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Tendinopatia Calcifica di Spalla: cos’è, sintomi e come trattarla

Dolore improvviso alla spalla, limitazione dei movimenti e difficoltà anche nelle attività più semplici? Potrebbe trattarsi di una tendinopatia calcifica, una condizione più comune di quanto si pensi, soprattutto tra i 30 e i 60 anni.

In questo articolo ti spieghiamo cos’è, come riconoscerla e soprattutto come trattarla efficacemente con un approccio fisioterapico mirato e moderno.


Cos’è la tendinopatia calcifica

La tendinopatia calcifica è una patologia infiammatoria caratterizzata dalla presenza di depositi di calcio nei tendini della cuffia dei rotatori, in particolare nel tendine del sovraspinato.

Non si tratta solo di “calcare” nel tendine: è una vera e propria reazione biologica in più fasi, che può causare dolore acuto e disabilità temporanea se non trattata adeguatamente.


Cause e fattori di rischio

Le cause esatte non sono ancora completamente chiare, ma i principali fattori coinvolti sono:

Microtraumi ripetuti e sovraccarichi

Alterazioni vascolari locali

Cambiamenti cellulari che favoriscono la deposizione di calcio

Posture scorrette e squilibri muscolari


Colpisce prevalentemente le donne tra i 40 e i 60 anni, e può manifestarsi anche in chi non pratica sport.


Sintomi più comuni

Dolore improvviso e intenso, anche a riposo

Peggioramento notturno (soprattutto se si dorme sul lato dolente)

Difficoltà nei movimenti di sollevamento del braccio

Spalla “bloccata” o rigida

Dolore irradiato al braccio


In fase acuta, il dolore può essere tanto intenso da impedire di vestirsi o guidare.


Diagnosi: come si scopre

La diagnosi viene effettuata attraverso una valutazione clinica associata a esami strumentali come:

Ecografia muscolo-tendinea: utile per localizzare e monitorare i depositi

Radiografia della spalla: evidenzia le calcificazioni

RMN (se necessaria): per valutare altri tessuti molli


A Physio Lab utilizziamo ecografia funzionale integrata alla valutazione clinica, per un inquadramento preciso e un trattamento personalizzato.


Fasi evolutive della tendinopatia calcifica

1. Fase di formazione: il calcio si deposita lentamente, spesso senza sintomi.


2. Fase di riassorbimento: il corpo tenta di riassorbire i depositi → dolore acuto.


3. Fase di riparazione: il tendine guarisce, ma può restare debole o fibrotico.


Trattamento fisioterapico: la strategia vincente

Nella maggior parte dei casi, non è necessario l’intervento chirurgico. Il trattamento conservativo, se ben strutturato, è molto efficace.

Presso Physio Lab, il percorso si basa su:

🔹 Fisioterapia ecoguidata
Tecniche mirate eseguite sotto guida ecografica per migliorare la precisione terapeutica.

🔹 Onde d’urto 
Stimolano il riassorbimento del calcio e riducono l’infiammazione.

🔹 Esercizi terapeutici personalizzati
Per recuperare la forza e la funzionalità della spalla, evitando recidive.

🔹 Tecar e Laser terapia
Modulano il dolore e accelerano i processi di guarigione.

🔹 Educazione posturale e ergonomica
Fondamentale per prevenire il sovraccarico del tendine e migliorare la qualità di vita.


Quando operare?

Solo in pochi casi resistenti alla terapia conservativa o con calcificazioni molto voluminose, può essere indicato un intervento di aspirazione ecoguidata o artroscopia.


Conclusioni

La tendinopatia calcifica non è una condanna, ma un segnale d’allarme che richiede attenzione. Con un approccio fisioterapico integrato, guidato da ecografia e competenza clinica, è possibile tornare a una vita attiva e senza dolore.


👉 Se sospetti di soffrire di tendinopatia calcifica, prenota una valutazione ecografica funzionale presso Physio Lab: ti aiuteremo a capire la causa del dolore e costruire insieme il percorso più adatto a te.

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