Physio Lab è uno studio professionale presente sul territorio con lo scopo di curare la persona nella sua totalità. Un nuovo progetto nato dalla volontà di raggiungere elevati standard di qualità, che permetterà ad ogni cliente di intraprendere il percorso riabilitativo ideale. Competenza e cortesia messe a disposizione dei pazienti per soddisfare ogni loro necessità, seguendoli con grande attenzione in tutte le fasi del trattamento.

Offriamo servizi inerenti la riabilitazione ortopedica e neurologica, rivolgendoci in modo particolare a sportivi, professionisti e amatori, ma anche a tutte quelle persone per cui la salute è importante.


Manipolazione Fasciale

I presupposti della Manipolazione Fasciale sono quelli di Curare la persona in modo globale e non più solo il muscolo, l’organo o l’articolazione, dedicandosi all’ascolto del corpo e impostando un trattamento su misura che sappia accoglierne i limiti ed esaltarne le potenzialità.

Punto di forza e di discontinuità con gli approcci terapeutici classici è l’attenzione al motore dell’azione, il riconoscimento della fascia come direttore d’orchestra del movimento. La fascia è, infatti, la membrana in grado di coordinare tutte le variabili in gioco nell’atto motorio.

Mediante la Manipolazione Fasciale si va a riconoscere l’importanza dell’equilibrio fisiologico dell’organismo e ci si concentra sui motori primi dell’articolazione, risalendo le cause del dolore per riportare l’organismo al suo equilibrio fisiologico. Con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita del paziente, utilizzando uno sguardo aperto ed un approccio multimodale valorizzando l’ascolto attivo del paziente e dei segnali inviati dal suo corpo.

Con la Manipolazione Fasciale oltre ad occuparci di disfunzioni dell’apparato locomotore (come cefalee, dolori intercostali, lombosciatalgie, gonalgie, neuroma di Morton, tunnel carpale, tendiniti e distorsioni), risolvibili spesso con un approccio di superficie, ci concentriamo anche sulle disfunzioni degli organi interni, ricercando cause e soluzioni per numerosi disturbi che solitamente non vengono associati alla terapia manipolativa ed alcuni esempi sono la sensazione del nodo in gola, la difficoltà a deglutire, il senso di oppressione toracica, la tachicardia, l’asma da sforzo, le gastriti e le esofagiti, la stitichezza, il gonfiore addominale, la cistite e la dismenorrea, i disturbi circolatori, gli edemi, le dermatiti e molti altri ancora.

Riequilibrio Modulare preogressivo

Il  Riequilibrio Modulare Progressivo è un’elaborazione delle Facilitazioni Neuromuscolari Pro­priocettive sviluppata dal Dr. Kabat. Mediante il RMP è possibile approcciare diverse tipologie di patologie che vanno da quelle neurologiche, passando per quelle ortopediche a quelle che interessano l’ età evolutiva.

Mediante il Riequilibrio Modulare Progressivo il fine ultimo è quello di Progredire nell’ esercizio terapeutico delle diverse patologie attraverso l’ uso di esercizi svolti in gravità o in assenza della stessa, abbinando le diverse contrazioni del movimento (isotonica concentrica, eccentrica, isometrica), sfruttando le potenzialità di lavoro del muscolo (sinergia, biarticolarità e monoarticolarità complessa); il tutto modulando un insieme di esercizi pertinenti, ristabilendo così un Riequilibrio corretto tra strutture accorciate (anelastiche) e strutture ipotoniche-iposteniche, che spesso è alla base di tutti i processi di recupero.

 

 

 

Mulligan Concept

Il concetto Mulligan, è una metodica che mediante Mobilizzazioni con Movimento, scoperte e sviluppate da Brian Mulligan, permette un approccio efficace nel campo della terapia manuale, diretto al recupero di alterazioni presenti a livello delle strutture muscolo scheletriche, con tecniche non dolenti di “riposizionamento” articolare manuali per il ripristino della funzione e l’abolizione del dolore. 



MANIPOLAZIONI VERTEBRALI

Le manipolazioni vertebrali, codificate nella Medicina Manuale dal Dr. R.Maigne, direttore del reparto di Ortopedia dell’Hotel Dieu di Parigi, a partire già dal dopoguerra, trovano la loro indicazione nel trattamento di numerose affezioni del rachide che comportano stati dolorosi e che interessano tutto l’apparato locomotore. Il Dr. Maigne ha fuso le conoscenze e le esperienze empiriche della Chiropraxi di scuola americana (Palmer) e dell’Osteopatia (Still), con la medicina Ortopedica, codificando una tecnica, detta “ del non dolore e del movimento contrario” che, partendo dal concetto del disturbo vertebrale, agisce in modo mirato ed assolutamente indolore su molte affezioni e patologie della colonna vertebrale.

La manipolazione consiste in una mobilizzazione forzata del rachide che si applica ad un segmento vertebrale e che va oltre il gioco articolare senza superarne il limite anatomico : essa deve essere quindi eseguita molto precisamente ed in maniera dosata. La Manipolazione del segmento vertebrale contribuisce ad avere vari effetti : uno sblocco delle faccette articolari posteriori, spesso responsabili di rigidità ed infiammazione del disco, un corretto riallineamento dei corpi vertebrali spesso ruotati e bloccati, una liberazione di Endorfine ( sostanze chimiche con elevato potere anti-infiammatorio ed anti-dolorifico ), spostamento e trazione dei dischi intervertebrali con conseguente riduzione delle protrusioni ed ernie del disco che comprimono le radici spinali.

Le manipolazioni sono effettuate in maniera mirata e completamente indolore e si applicano sui corpi vertebrali con varie tecniche ( manipolazioni indirette o assistite ).

Si trattano sia i dolori regionali del rachide cervicale, dorsale e lombare, sia affezioni periferiche radicolari come sciatalgie, brachialgie ecc.

Le sofferenze possono essere sia di natura discale, sia di natura infiammatoria e codificate come “ Disturbi  Intervertebrali Minori ( DIM ) “.

 

Indicazioni :

Cervicalgie acute e croniche

Torcicollo

Cefalee cervico-geniche ed alcune neuro-geniche

Nevralgie cervico-brachiali

Talune sindromi vertiginose

Periartriti di spalla

Alcuni dolori del gomito e del polso

La maggior parte delle dorsalgie

Lombalgie di origine dorsale

lombalgie acute e croniche

Sciatalgie

Cruralgie

Molti dolori dell’anca e del ginocchio

Protrusioni discali

Molte ernie del disco

Coccigodinie

 

Controindicazioni :

Fratture non consolidate

Osteoporosi grave

Tumori

Canale vertebrale stretto sintomatico

( acquisito o congenito )

Siringomielia

Insufficienza vertebro-basilare

Radicolalgie con paresi

Ernie discali voluminose ed escluse

Gravi stati nevrotici e depressivi


Linfodrenaggio Manuale

Il Drenaggio Linfatico Manuale è un particolare tipo di massaggio praticato nelle zone del corpo con un'eccessiva riduzione della circolazione linfatica e una stagnazione di liquido. L'azione meccanica manuale viene esercitata a livello di aree che interessano il sistema linfatico allo scopo di facilitare il deflusso dei liquidi organici ristagnanti. Per tale ragione, questa particolare tecnica di massaggio è indicata e sfruttata con successo per favorire il riassorbimento degli edemi e per regolare il sistema neurovegetativo.                                 

Il linfodrenaggio, inoltre, è ampiamente sfruttato anche nell'ambito della medicina estetica. Non a caso, sono molte le donne che ricorrono a questo tipo di massaggio per combattere gli inestetismi della cellulite.

L’operatore esercita delle pressioni dolci (30-40 mmHg) seguendo il flusso anatomo-fisiologico dapprima in direzione centrifuga e poi centripeta, garantendo sempre la perpendicolarità della mano rispetto alle vie linfatiche trattate.

Ai fini di un buon trattamento, al drenaggio manuale linfatico e venoso, vengono associati:

 

Bendaggio elastocompressivo: serve per ridurre il ristagno dei fluidi nello spazio interstiziale attraverso un incremento pressorio in tale compartimento, al fine di favorire un gradiente positivo verso l’interno del lume vasale. La pressione può essere esercitata da materiale più o meno elastico, più o meno estensibile e adattabile alle modificazioni volumetriche locali dalla contrazione muscolare. Viene posizionato attorno alla superficie cutanea, determinando, per trasmissione meccanica, l’effetto desiderato sui tessuti più profondi. Produce un effetto maggiore se abbinato all’esercizio fisico.

Ginnastica ventilatoria: favorisce il drenaggio dei fluidi in senso centripeto. Durante la fase inspiratoria all’interno della gabbia toracica si realizza un incremento pressorio che favorisce lo svuotamento dei fluidi dai grossi vasi venosi e linfatici. Invece nella fase espiratoria, con l’innalzamento del diaframma, diminuisce la pressione endo-addominale favorendo il drenaggio venoso e linfatico degli arti inferiori verso i grossi vasi addominali, grazie al gradiente pressorio che si instaura tra gli stessi arti inferiori e l’addome.

Ginnastica isotonica: in riabilitazione vascolare la ginnastica isometrica è sconsigliata perché una contrazione muscolare protratta dei muscoli dell’arto inferiore o dei muscoli addominali può determinare un arresto del transito dei fluidi sia venosi che linfatici all’interno dei vasi. Si preferiscono esercizi di tipo isotonico con bendaggio elastocompressivo, i quali vengono fatti spontanea o aiutata da ausili.

Pressoterapia sequenziale: favorisce il riassorbimento della componente idrica dell’edema attraverso la spremitura meccanica operata da una serie di camere disposte sequenzialmente lungo l’arto, che vengono gonfiate da aria erogata dall’apparecchio. Si realizza così un incremento della pressione interstiziale con successiva reimmissione dei fluidi all’interno dei vasi linfatici e loro successivo drenaggio, grazie all’attivazione sequenziale delle camere in senso caudo-craniale.

Calza elastica: serve per mantenere i risultati delle varie terapie impiegate per il trattamento di un edema conclamato.