Quante volte avrai sentito dire da un familiare, da un amico o persino dal barbiere:
“Mi si è accavallato un nervo!”.
Un modo di dire che appartiene alla tradizione popolare e che, in qualche modo, è servito per spiegare dolori improvvisi, formicolii alle mani o fitte che corrono lungo la gamba o il braccio.
La verità scientifica, però, è un’altra: i nervi non si accavallano, non si aggrovigliano e non si annodano come fili di lana.
🔍 Come funziona davvero un nervo
Un nervo non è un semplice filo, ma un “cavo biologico” formato da migliaia di fibre organizzate in fascicoli, avvolti da guaine protettive (epinevrio, perinevrio,
endonevrio).
Il suo compito è fondamentale: trasmettere segnali elettrici che permettono al cervello di comunicare con muscoli, organi e tessuti.
I nervi non sono immobili: scivolano, si allungano e si adattano a ogni movimento del
corpo.
Quando però questo equilibrio viene alterato, possono comparire sintomi di neuropatia: dolore, bruciori, formicolii, perdita di sensibilità o debolezza
muscolare.
⚡ Perché nasce il dolore: le cause più comuni
I nervi attraversano dei veri e propri “tunnel anatomici”, spazi delimitati da ossa, muscoli e legamenti.
Se questi spazi si riducono, può verificarsi una compressione nervosa. Alcuni esempi:
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Ernie o protrusioni discali (colonna cervicale e lombare) → comprimono le radici nervose.
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Sindrome dello stretto toracico → i muscoli scaleni o il piccolo pettorale comprimono i nervi che vanno al braccio.
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Tunnel carpale → il nervo mediano è schiacciato al polso.
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Sindrome del piriforme → il nervo sciatico resta intrappolato sotto un muscolo gluteo contratto.
Ma non solo meccanica: anche fattori metabolici e abitudini scorrette possono irritare i nervi.
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Carenza di vitamine del gruppo B (fondamentali per la mielina).
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Eccesso di zuccheri (neuropatie diabetiche).
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Alcol e fumo (danneggiano fibre nervose e microcircolazione).
🧍♀️ Postura e neurodinamica
Un corpo che perde elasticità, con spalle chiuse e collo proiettato in avanti, riduce gli spazi in cui scorrono i nervi.
Quando muscoli e tessuti fasciali diventano rigidi, i nervi vengono stirati, compressi o intrappolati.
Qui entra in gioco la neurodinamica, cioè la capacità del nervo di muoversi liberamente.
Se questo scivolamento si blocca, ecco che compaiono i sintomi.
👐 Fisioterapia: ridare libertà ai nervi
Quando un paziente arriva in studio con formicolii, dolore o scosse, non si tratta di “nervi incavallati”.
Il nostro obiettivo è restituire spazio e mobilità attraverso:
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Trattamenti osteopatici e fisioterapici per rilasciare le tensioni muscolari.
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Tecniche manuali per liberare articolazioni e tessuti fasciali.
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Esercizi mirati per ripristinare la neurodinamica e migliorare la postura.
🏃 Attività fisica e prevenzione
La salute dei nervi non si gioca solo sul lettino: anche il movimento quotidiano fa la differenza.
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Stretching e mobilità → mantengono liberi i tunnel anatomici.
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Rinforzo muscolare → stabilizza colonna, bacino e spalle.
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Attività aerobica → migliora ossigenazione e nutrizione dei nervi.
In alcuni casi, su consiglio medico, si possono associare integratori neuroprotettivi (vitamine B1, B6, B12, acido alfa-lipoico).
📞 Conclusione
Il concetto di “nervo accavallato” è solo un mito.
Dietro formicolii e dolori ci sono motivi precisi: spazi ridotti, compressioni, squilibri posturali o carenze nutrizionali.
👉 Non aspettare che il problema peggiori. Se avverti dolore, intorpidimento o debolezza, affidati a un fisioterapista: la soluzione è ridare libertà di movimento ai tuoi nervi, non “sciogliere nodi immaginari”.